SCHIACCIATA CON L'UVA




A settembre i nonni vendemmiavano sempre. Finchè c'è stato nonno facevano anche un po' di vino, giusto qualche bottiglia per loro e alcune da regalare ai figli. Per loro era come un tesoro, come lo era la casa che avevano desiderato tutta la vita per quando sarebbero andati in pensione. Tornare al paese dopo una vita di lavoro e sacrifici, un vero paradiso... Che purtroppo è durato poco.

Nonna è poi venuta a Torino e ogni anno a settembre, in ricordo della vendemmia e di quel breve periodo felice, preparava due cose: un budino d'uva (di cui vado matta) e un rotolo di pasta di pane con l'uva in mezzo.

I suoi lievitati erano fatti senza dosi precise e un po' a caso, per noi erano fantastici. Ovviamente non ho la sua ricetta, che in ogni caso adesso avrei rimesso totalmente in discussione. Quando ho visto quella di Alessandra (che ringrazio per la ricetta) mi son detta che poteva essere la versione aggiornata, corretta e perfetta di quella di nonna. L'ho voluta soltanto più alta e con l'uva che usava nonna, ogni morso è stato un tuffo nel passato... ma come ha detto papà 😂 più buona e tanto più farcita. 

Se la provi taggami nelle storie su Instagram, dove troverai anche il video che ti aiuterà nella preparazione. Le note (molto importanti) sono prima dell'ultima foto.









Impasto:
250g di farina W260  (per me Nuvola Molino Caputo NO GIFTED_NO ADV)
250g di farina W180 (per me Esselunga 00 bio NO GIFTED_NO ADV)
10g di lievito di birra fresco
300g di acqua 
40g di zucchero semolato
3g di sale fino
30g di olio evo

Ripieno e copertura:
1 Kg uva canaiola o altra uva nera
50g di olio evo
60g di zucchero semolato








Nella ciotola della planetaria metti la farina, lo zucchero e il lievito. Versa l'acqua (mi raccomando non calda ma a temperatura ambiente del rubinetto). Monta la frusta K (o foglia) e impasta a media velocità. 

Quando sarà tutto ben impastato aggiungi anche il sale e l'olio, pian piano verrà assorbito. Quando l'impasto è ben formato monta il gancio a uncino e continua ad impastare finchè non sarà bello liscio.

Metti l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata. Forma una palla con la chiusura sotto e metti in un contenitore a chiusura ermetica fino a poco più che il raddoppio (circa un un'ora abbondante) ma dipende dalla temperatura che hai in casa).

Dividi l'impasto in 2 pezzi, uno più grande dell'altro. Ungi una teglia 30cmx40cm. Stendi il pezzo di impasto più grande con le mani (come ti mostro in video) e posizionalo sulla teglia unta. Distribuisci metà degli acini d'uva, metà zucchero e metà olio. Stendi con le mani anche il pezzo di impasto più piccolo e posizionalo come fosse un coperchio sull'impasto farcito di uva. Sigilla bene con le dita, facendo uscire l'aria per quanto possibile. Distribuisci il resto dell'uva, lo zucchero e l'olio.

Copri con pellicola senza PVC e fai lievitare fin quasi al raddoppio.

Quando l'impasto sarà quasi pronto per essere infornato, preriscalda il forno a 180° statico e cuoci per circa 30 minuti.

Le Note le trovi scorrendo in basso.





Note:
  • Ho utilizzato uva fragola e ne son bastati poco meno di 800g (l'uva dev'essere ben lavata e asciugata ma non bisogna togliere i semini)
  • La mia teglia misurava 30cmX22cm con i bordi abbastanza alti, scelta personale, mi piace alta.
  • Ho pesato l'impasto totale, io avevo 880g e l'ho diviso così: 500g e 380g.
  • Lievitazione finale 40 minuti circa (ma dipende dalla temperatura ambiente)
  • Il mio forno è aggressivo ma debole nella parte inferiore, per me cottura nella parte centrale a 175° statico per 20 minuti + 10 minuti funzione pizza 200°.
  • una volta sfornata l'ho lasciata una decina di minuti in teglia ad assestarsi e poi fatta raffreddare completamente su una gratella per dolci.














 

Commenti

  1. Mi piace troppo! La faccio anche io più o meno così. troppo buona. Ti è riuscita benissimo, complimenti. Un abbraccio.

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