PANE 15-18 SECONDA PUNTATA ALLE OLIVE

Il pane 15-18 II puntata di Paoletta è in assoluto il mio preferito. Quello che faccio spesso, quello con cui gioco a cambiare le farine, quello che mi diverto a intagliare o decorare con gli stencil. La ricetta è della mia maestra Paoletta Sersante, io mi sono limitata ad aggiungere le olive e cambiare le farine. La trovate qui sul suo bellissimo blog😍. Sotto vi riporto la ricetta originale e tra parentesi cosa invece ho utilizzato io.

Metto poco meno lievito semplicemente perchè sono più comoda con le tempistiche, non ho una casa fredda, poi ognuno si regoli in base alle proprie esigenze.

Il nome 15-18 perchè si fa in un attimo, iniziate alle 15 e alle 18 avete finito. 

La mia versione è alle olive perchè mia mamma ha questa "strana" abitudine, ogni tanto, di portarmi qualcosa che serve (e che spera utilizzi per qualcosa che desidera) in cucina. In realtà sono piccoli messaggi subliminali. Nella fattispecie mi aveva portato le olive, questo stava a significare che aveva voglia di pane alle olive. A volte arriva proprio la richiesta esplicita con le cose che vorrebbe mangiare 😋

Ecco perchè ho realizzato questa versione alle olive, certo, è piaciuto tanto anche a noi...ma ... se non fossero "magicamente" arrivate le olive forse avrei temporeggiato ancora.

Se lo provate taggatemi nelle storie su Instagram

Ingredienti:

450g di farina per pane o pizza W260 (per me 415g farina 1 Lo conte manitoba salati)

185g di farina tipo 1, oppure 2, oppure integrale o cereali (per me 220g di semola rimacinata di grano duro)

430g di acqua del rubinetto (per me pochissima acqua in più al bisogno)

22g di lievito di birra fresco (per me 20g)

13g di sale fino

1 cucchiaino di malto, quello liquido nel barattolo, opzionale (io non lo metto)

150g di olive nere denocciolate e tagliate a rondelle (mia aggiunta)

Nella ciotola dell'impastatrice mescolare il lievito con l'acqua ed eventualmente il malto.

Inserire tutta la farina e impastare con il gancio a spirale. Quando l'impasto inizia a legare aggiungere il sale un po' alla volta (io non ho il gancio a spirale, uso il gancio k e metto un goccio d'acqua in più).

Terminare di impastare e arrotondare con garbo l'impasto, coprire e far puntare coperto per 20 minuti circa (dovrete regolarvi in base alla temperatura che avete in casa). 

Fare una piega a 3 completa (quelle del tipo 1 di Adriano), coprire di nuovo e fare riposare altri 20 minuti circa.

Accendere il forno (modalità statica) alla massima temperatura (per me 275° e utilizzo la pietra refrattaria) inserendo alla tacca più bassa la leccarda capovolta o la refrattaria.

Formare il filone o una pagnotta rotonda, metterlo con la chiusura in alto in un cestino per la lievitazione del pane o canovaccio infarinato. Coprire con un canovaccio pulito (io non uso ammorbidente quando lavo i canovacci per il pane).

Quando il pane sarà pronto, cioè al raddoppio, dopo circa 30 o 40 minuti, fare la prova con le dita premendo ai lati. Il segno lasciato tornerà indietro lentamente lasciando una leggera impronta (a me impiega meno tempo). Capovolgere il pane su una paletta infarinata e praticare il classico taglio  (trovate tanti esempi in rete). Infornare e fare cuocere per 45 o 50 minuti, scalando man mano la temperatura e facendo salire di una tacca il livello della leccarda del forno per farlo cuocere bene sopra. Gli ultimi 10 minuti cuocere a fessura modalità solo sopra. 

Il mio forno è piuttosto aggressivo, soprattutto in alto, quindi tutta la cottura la faccio nella tacca più bassa e inforno a 230° poi scendo a 200°statico. Gli ultimi 10 minuti termoventilato a 160°. Cottura totale 50 minuti. Il pane è cotto quando battendo sul fondo suona "vuoto".

Sfornare, avvolgere in un altro canovaccio pulito e farlo raffreddare "in verticale" prima di tagliarlo.

Note:

• Se dimezzate il lievito dovrete raddoppiare i tempi di lievitazione.
• Attenzione che i tempi sono indicativi.
• Ogni forno cuoce a modo suo, dovrete regolarvi con il vostro.
• Per la formatura del pane qui un video indicato da Paoletta.
• Se si usano tutte farine non raffinate vedere i consigli di Paoletta al fondo della ricetta sul suo blog.